RIGGIOLE


Intentart si occupa di promuovere, valorizzare e diffondere l'aspetto culturale, artigianale e sociale legato alla riggiola napoletana, nonché favorirne lo studio e la ricerca.

La produzione della riggiola a Napoli, può essere considerata un "vanto" della cultura e della tradizione artigianale partenopea. La diffusione avvenne fra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo.

La riggiola "opera d'arte in miniatura" trova numerosi riscontri nella storia dell'arte sia come elemento base per la costruzione di superfici pavimentali, edicole votive, acquasantiere, sia per il decoro di pareti, soffitti, cupole chiese, chiostri, palazzi in cui sono presenti numeri civici, stemmi nobiliari. Inoltre è stata impiegata per l'abbellimento di orologi collocati sulle torri, vasche termali, perfino nelle cucine in cui, venivano collocate mattonelle con i disegni "ad X", che secondo l'ambito "popolare" pare contribuisse a tenere lontane le mosche.

Tra le famiglie di "artigiani della riggiola napoletana", doveroso citare i Massa, i Chiaiese, gli Attanasio ed i Barbieri, i Colonnese, i Giustiniani, i Del Vecchio, i Delle Donne e gli Stinco.